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Decreto dignità e link building: come funziona

Per attuare attività link building di successo è fondamentale aggiornarsi in maniera costante sia, in generale, sui fattori di ranking che permettono di scalare la SERP di Google, sia su eventuali cambiamenti relativi a specifici settori di interesse. Se, infatti, bisogna sponsorizzare aziende legate al gaming online, non si può prescindere dal comprendere il legame fra decreto dignità e link building. In caso contrario, si rischia di incorrere non solo in problematiche con la SEO, ma in complesse questioni legali e multe salate.

Cos’è il decreto dignità

Il 14 luglio 2018 è entrato in vigore il Decreto Dignità, che contiene norme relative a diversi ambiti, ma la parte maggiormente conosciuta riguarda le indicazioni che mirano a limitare la possibilità di promuovere il settore del gioco, all’interno del piano governativo di lotta alla ludopatia. L’articolo 9 “Divieto di pubblicità giochi e scommesse”, infatti, proibisce qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi e scommesse, comunque effettuata e su qualunque mezzo, ad eccezione che per la Lotteria Italia. Per i contratti di pubblicità in essere al 14 luglio 2018 è stata prevista una deroga, fino a scadenza e comunque non oltre l’anno. Dal 1° gennaio 2019, il divieto si estende anche alle sponsorizzazioni: niente più marchi di scommesse o simili sulle magliette dei giocatori o all’interno delle trasmissioni sportive.

Come fare link building oggi sul gioco online

Con queste norme, il compito di portare avanti una efficace campagna link building nel settore del gioco diventa una missione impossibile. O forse no. Le limitazioni ovviamente non mancano, ma il decreto dignità, a studiarlo da vicino, lascia un po’ di margine d’azione. L’Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, pur ribadendo il divieto di fare pubblicità diretta in questo campo, ha autorizzato la diffusione di informazioni a livello statistico su un evento e sulla comparazione delle quote, rendendo quindi agibile una significativa area tematica, che può essere sfruttata lecitamente per costruire contenuti per la link building. Inoltre, gli operatori del settore non possono servirsi degli annunci a pagamento di Google, ma è loro consentito indicizzarsi gratuitamente, mettendo in atto gli accorgimenti apprezzati dal motore di ricerca relativi a struttura del sito, autorevolezza e pertinenza, secondo le tecniche di link building.

Nuovi siti di “informazione”

Facendo breccia su questa apertura, sono nati in poco tempo diversi siti di “informazione” caratterizzati dal nome del bookmaker con aggiunta tattica del termine news. Al loro interno si parla liberamente di sport, quote, strategie per giocare online e così via, con link diretti al sito dell’operatore. Nessuna call to action esplicita è permessa, ma i riferimenti restano comunque chiari, e i backlink portano senza difficoltà gli utenti verso l’obiettivo.

Via libera, così, a un’ampia carrellata di contenuti di qualità, legittimi, autorevoli e senza dubbio pertinenti, che vanno a soddisfare i criteri di Google senza agire contro la legge.Per scoprire tutti i trucchi del mestiere e non rimanere indietro in un ambito in continua evoluzione, rivolgiti a professionisti del settore: contattaci per una consulenza gratuita personalizzata, volta a elaborare la strategia SEO più adeguata.