Molto spesso il motore di ricerca più usato in Italia e nel mondo, ovvero Google, propone periodici aggiornamenti che scombussolano molti dei risultati ottenuti in negativo o in positivo. È vero che non tutti gli aggiornamenti sono uguali e Google ritorna spesso sui suoi passi, ma bisogna sempre monitorare tutte le novità introdotte nel campo per evitare di non adottare strategie che potrebbero risultare dannose. L’ultimo aggiornamento in ordine cronologico è arrivato a Marzo 2019, i cui effetti si sono fatti sentire nei giorni finali del mese. Molti tool avevano “predetto” la novità vista l’intensa attività di bot ed affini sul motore di ricerca e la conferma ufficiale è arrivata con un tweet ufficiale il 13 Marzo.
Secondo alcuni tool come SemRush la volatilità delle SERP in quel periodo è stata molto alta e diversi proprietari di siti web hanno notato un considerevole calo (o aumento) delle visite. Come sempre le modifiche apportate si desumono indirettamente, dall’analisi delle pagine premiate o declassate in SERP. Alcuni siti di settore arrivano a dire che March 2019 è il terzo più importante update da quando Google informa i suoi utenti dell’aggiornamento del suo algoritmo. Gli utenti hanno avuto quasi 10 giorni per “prepararsi”, molti cambiamenti violenti sono avvenuti nelle giornate del 20,21 e 22 Marzo.
Alla luce di queste evidenze anche le strategie di Link Building programmate o già in essere hanno dovuto adeguarsi. Nulla di così catastrofico, visto che la link building è una strategia perfettamente integrata nell’ottimizzazione per i motori di ricerca, ma comunque è importante essere ben al corrente di ciò che succede. Vediamo quindi alcuni consigli per modificare la propria strategia Link Bulding alla luce dell’update di Marzo 2019.
Link Building e Google Update: ecco cosa fare
Il suggerimento principale è sempre quello di non apportare importanti correzioni subito dopo l’aggiornamento. Questo ha bisogno di tempo per produrre effetti inequivocabilmente studiabili e spesso Google ha lanciato un contro-aggiornamento per ovviare ad alcune storture. Poi soprattutto bisogna considerare che il profilo backlink è tornato ancora una volta in primo piano. Per l’indicizzazione sarà fondamentale avere sempre più backlink di qualità e provenienti da siti autorevoli. Quindi, piuttosto che interrompere la propria campagna, è bene eliminare tutti i backlink dannosi e riceverne alcuni di autorevoli. Altro punto molto importante è l’esperienza dell’utente, sempre messa in primo piano dall’azienda californiana.
Se nello scorso Giugno era stato imposto di adeguare la propria versione mobile e renderla veloce e performante, sono stati fatti ulteriori passi in questa direzione. È evidente che migliorare la velocità del proprio sito e lavorare per abbassare la frequenza di rimbalzo è diventato fondamentale per ogni sito e di riflesso anche per l’attività di link building. Altro aspetto importante è “basta autori anonimi”: pare che Google si stia focalizzando anche sulla reputazione degli autori online, comprovata da menzioni di altri articoli sul motore di ricerca. Questo potrebbe essere un aspetto molto interessante.